Ho comprato delle cose, prima di ritornare in Francia.
Delle marmellate solo di frutta, visciole, prugne e albicocche, della marca mia preferita, biscotti per canarini, una mezza maschera di Dracula in gomma morbida, un album con adesivi, pieno zeppo di fate poco vestite e molto birichine, le caramelle al latte Galatine che mi fanno la bocca bambina, un barattolo in metallo di colla e quattro tubi di Ringo alla vaniglia.
Scendevo una strada ripida, con le braccia allungate dai pesi ed il cielo era bello, azzurro, nuvole bianche e veloci. Una donna sui cinquanta stava seduta su un gradino di un negozio chiuso. Gli occhi bassi ed un movimento ondulatorio del corpo, quasi impercettibile. In grembo un bicchiere di plastica tutto tagliuzzato sul bordo. In una mano un rosario senza Cristo, probabilmente fuggito anche lui davanti a tanta disperazione. Aveva un'espressione così realmente affranta, così senza ombra di una qualsiasi minuscola speranza che mi sono fermata un momento. Ho posato i sacchetti per terra, ho frugato nella tasca, ma niente monete. Solo una banconota da cinque euro. Tanti e pochi. Mi sono abbassata sulle ginocchia, accucciata e mi è venuto di chiederle come si chiamasse.
Lei ha alzato gli occhi color del cielo con tutte le nuvole del mondo e mi ha risposto:
Evelina.
Gli ho allungato la banconota dicendole: tieni Evelina, sono per te. Arrivederci.
Lei l'ha presa e mi ha detto senza guardarmi che erano tanti anni che nessuno la chiamava più col suo nome.
Ho ripreso i miei sacchi e ho sentito un dolore che veniva da lontano, come un'eco, che ancora mi risuona dentro. Dieci minuti prima ero nervosa perchè non sapevo se i Ringo alla vaniglia sarebbero entrati in valigia.
Bello.
Anche se per pochi momenti, le hai restituito l'identità.
L'hai fatta sentire Evelina.
Scritto da: Aspro | sabato 27 gennaio 2007 a 16:30:34 Europe/Paris
Straziante questo dolore, e tutta questa solitudine. Mi hai fatto piangere.
Scritto da: Erendira Remedios | sabato 27 gennaio 2007 a 16:42:09 Europe/Paris
anch'io... stavo per scriverti quanto è bello che le galatine facciano la bocca bambina.
e invece mi hai fatto ricordare di guardare in faccia tutte le persone. che aiuta anche ad apprezzare le galatine, a dire la verità.
Scritto da: gigi | sabato 27 gennaio 2007 a 20:54:17 Europe/Paris
le galatine le davano come resto all'alimentari del mio paese.
avresti forse potuto dare ad evelina anche una galatina. credo avrebbe apprezzato ancora di più.
monete di dolcezza.
Scritto da: paolo | domenica 28 gennaio 2007 a 12:51:18 Europe/Paris
Chissà perchè questi dolori ci vengono sempre da lontano. Forse perchè anche tu come me li tieni pressati giù in fodo ben nascosti, perchè è tanto bello non vedere e non sentire e non ricordarsi che a volte possiamo ridimensionare anche i nostri pensieri.
sbruff. ora anch'io ci penso un po'.
Scritto da: aureolina | martedì 30 gennaio 2007 a 0:53:08 Europe/Paris