Mi piace guardare i bambini.
Hanno una concentrazione speciale che li porta dove vogliono andare.
Sanno essere altrove e ritornare alla partenza alla velocità di un supereroe.
Oggi, alla festa della scuola, un bambino ha fatto la coda sette volte per cercare di lanciare un mostro dentro ad un paniere di vimini.
Una bambina con gli occhiali rossi lo prendeva in giro ogni volta che sbagliava e lui ogni volta si concentrava di più.
Assumeva quell’aria di severa ostinazione che hanno i bambini che non abbandonano.
La madre lo guardava e faceva il tifo sbagliato:
forza tesoro, forza che ce la fai, non preoccuparti, dài che ci riesci, mira bene, non ti devi preoccupare, ce la fai, non ti distrarre!
Il bambino sudava dentro alla sua camicia bianca.
La bambina guardava il bambino sbagliare.
Il bambino guardava la madre tenerci.
Quando si è rimesso in fila mi sono avvicinata e gli ho detto che la catapulta era stregata e che bisognava pensare di tirare per sbagliare, non per vincere.
Solo così avrebbe potuto funzionare.
Mi ha guardato e mi ha sorriso.
Quando è arrivato il suo settimo turno ha tirato e il mostro è sparito nel paniere.
Sono andata da Madame Guillet per acquistare un coupon valido per una bevanda calda.
E mentre mi scottavo la punta della lingua ho pensato che forse il segreto è tutto lì: mirare senza sapere bene quando e dove finirà.
nella foto il mostro nell'atto di volare sopra la testa di un signore incredulo dal golf giallo.
Applausi. Per il racconto e per la foto.
G.
Scritto da: G. | domenica 1 luglio 2007 a 1:18:47 Europe/Paris
hai almeno due ragioni: la prima è che la catapulta è sbagliata: è sempre così nella vita, tira a fregarci sull'impegno andando da un'altra parte. La seconda ragione la trovi nello Zen e il tiro con l'arco ed è che quando uniamo il gesto all'obbiettivo,noi siamo il bersaglio. Chi ha giocato a basket sa di cosa parlo perchè si può tirare anche a occhi chiusi. La tua buona mammazione l'hai fatta, ti auguro sogni adeguati.
Scritto da: willyco | domenica 1 luglio 2007 a 1:20:39 Europe/Paris
già, il tifo sbagliato
mi riporti alla mente incubi d'infanzia.
tipo quando il mio fratello più piccolo da bambino faceva le gare di nuoto, io non riuscivo neanche aguardarlo, mi faceva stare male
Scritto da: laura | domenica 1 luglio 2007 a 9:51:20 Europe/Paris
splendido post.. mi piace come osservi i bimbi, si impara sempre
Scritto da: alitaki | domenica 1 luglio 2007 a 11:32:55 Europe/Paris
Forse basterebbe solo abbassare lo sguardo ad altezza di bimbo per ricevere “consigli per gli acquisti” di buon umore… ciao!
Scritto da: Gianluca Parravicini | domenica 1 luglio 2007 a 13:01:23 Europe/Paris
Di passaggio, con questa canzone di Branduardi.
Buona domenica a tutti.
(Non so giocare a biliardo).
"Ecco perché si trattiene il fiato finché si resta giù, e per sempre vuol dire mai più".
http://www.youtube.com/watch?v=K1aNscjnoAA
La foto mi è piaciuta tantissimo. Domenica assolata, non saprei come fotografarla in una luce notturna che luce non è. gio
Scritto da: Topo | domenica 1 luglio 2007 a 14:29:22 Europe/Paris
Sei splendida. Ti leggo spesso. Mi fai emozionare.
Scritto da: aiko | domenica 1 luglio 2007 a 14:53:48 Europe/Paris
bellissimo post. buon pomeriggio, Cecilia. Provo a seguire il tuo consiglio anch'io.
Scritto da: laurette | domenica 1 luglio 2007 a 15:08:26 Europe/Paris
un motivo in più per non prendermela quando mi viene detto che sono ostinata ed infantile. merci, madame Cecile.
Scritto da: animaintempesta | domenica 1 luglio 2007 a 21:57:53 Europe/Paris
metterò in pratica mercoledì.
buona settimana.
Scritto da: mantide | lunedì 2 luglio 2007 a 7:02:21 Europe/Paris