Tornando a casa, l’altroieri, ho svoltato a destra in Rue des Archives ed ho imboccato rue Pastourelle.
O meglio, mi sono fatta imboccare da questa via, che nutre di cose il mio sguardo.
Ci sono edifici solidi e piegati dal tempo, finestre alte e giardini segreti.
Poi ho incontrato due scarpe da uomo, forse un 44, abbandonate così come furono gli ultimi loro passi.
Mi sono fermata a guardarle.
Non è mai l’esito di un abbandono a commuovermi, piuttosto l’atto compiuto e la fine di un cammino.
Ora, mi chiedevo, chi le avesse lasciate lì e perché.
La Fretta e la Furia avevano guidato un paio di piedi nudi senza parco, una corsa pazza, una stizza, una ripicca?
Quei mocassini bianchi avevano avuto una vita breve ed un proprietario che avrebbe forse voluto trovarsi a Portofino con una maglia bianca a righe blu ed una pipetta odorosa di tabacco aromatico.
E invece si trovava a Paris.
Ora le sue scarpe immobili stanno lì, con quell’aria triste da fine crociera.
Voglio dar loro una chance.
Lei lo amava fortemente, lui anche.
Si sono posseduti contro il 12 di rue Pastourelle con un’innegabile potenza e fluida arrendevolezza, senza esitazione.
Poi lei, lisciandosi il vestito sulle cosce, guarda in basso e cosa vede?
Che lui calza dei mocassini da panfilo!
Oh, pensa, rimangiandosi l’orgasmo, io non avrei mai voluto godere in questo modo con un uomo che porta delle bianche calzature!
L’uomo la guarda e, con un dito leggero, le toglie una ciocca umida dalla fronte e capisce al volo.
Le campane rintoccano la dodicesima ora e lui diventa improvvisamente lacero e confuso.
Fugge nella notte e, per dimostrarle che le favole si possono cambiare, perde ben due scarpette.
Così, su due piedi.
domani mi compro un paio di mocassini bianchi e passeggio a filo di muro.
la fretta e la furia arriveranno a dorso di mulo.
ma poi, inevitabilmente, (si sa come vanno a finire 'ste storie)... ;)
buonasera rapida dallo scatto fotografico altrettanto rapido.
Scritto da: paolo | mercoledì 25 luglio 2007 a 20:40:55 Europe/Paris
mi meravigli. sempre.
Scritto da: laurette | mercoledì 25 luglio 2007 a 21:18:57 Europe/Paris
L'uomo perse i piedi per amore. Non le scarpe. Incastrato in una tenaglia di cuore fabbro, non sapeva come uscirne. "Mi taglierò le vene" pensava "e morirò dimostrandole il mio amore". Ma si sa, non è che il sangue sgorgante da polsi sia così romantico come si crede; piuttosto è disperante. E il cuore tagliola che aveva intrappolato l'uomo disse "ti taglierò io i piedi, senza dolore. In cambio mi lascerai le tue scarpe candide. Le scarpe con le quali sei entrato nel suo cuore. Morbide. Adatte per ballare. Ma lei non vuole più, ed io ti voglio liberare". E così fu. Le scarpe rimasero ferme in un passo di fox-trot, mentre l'uomo senza piedi prendeva il volo.
Scritto da: coltrane | mercoledì 25 luglio 2007 a 22:17:08 Europe/Paris
l'uomo sentiva costretta la sua "anima" dentro la "soul-suola" delle scarpe.
finalmente cammina libero. guardò lei che quella sera stava per andare via con un altro che usava un dopoparba speziato.
la guardò come se fosse stata la prima volta. se ne innamorò follemente. le chiese il suo nome. si conoscevano da appena 5 anni.
piacere...ferdinando di "borbone". e s'inchinò a lei offrendosi per un baciamano.
Scritto da: uno | giovedì 26 luglio 2007 a 9:29:54 Europe/Paris
chissà se si è vergognato, il fantasma, mentre gli facevi la foto.
Scritto da: Michela | giovedì 26 luglio 2007 a 12:36:40 Europe/Paris
Lui è scappato solo dalla sua ombra barbuta. Lui, si è solo liberato dei fronzoli, voleva essere in contatto con le fondamenta, la terra del suo sentire...per correre, finalmente, con le ali ai piedi,felice, verso lei!
Scritto da: Mayra G Louis | giovedì 26 luglio 2007 a 13:04:51 Europe/Paris
pensa se lei si fosse innamorata proprio perchè lui aveva le scarpe bianche da panfilo?
Scritto da: laura | giovedì 26 luglio 2007 a 13:11:01 Europe/Paris
Se la storia fosse un'altra, una specie di ribellione degli oggetti?
Le scarpe asfissiate dalla puzza dei piedi, stanche di fare da supporto alla stupidità umana?
Ma tu nel dare loro dignità, sei qualcuno!
Ti leggo sempre con piacere, anche fra gli incendi estivi di questa pazza Italia, pensa che per 2 giorni, con la brezza di terra alle 5,00 di mattino, dall'interno dell' Abruzzo, è arrivata su tutta la costa, l'aria con l'odore di bruciato dell'entroterra!
Bisogna fare la danza ella pioggia, se sei brava in tale disciplina, anche il tuo aiuto è gradito.
Baci "roventi".
Ro
Scritto da: nuvola | venerdì 27 luglio 2007 a 6:57:10 Europe/Paris